Come in ogni aspetto della quotidianità, tutto passa ormai dalle videochat: le app corrono ai ripari e lanciano nuove funzionalità visive o vocali. Mentre la teledildonica è ormai dietro l’angolo.
COME si fa il dating, e tutto il resto, in tempi di quarantena? Come tutti gli altri aspetti della quotidianità in cattività casalinga: con una scorpacciata di video. Dopo una prima, comprensibile fase di assoluto disorientamento – dopo tutto, quei servizi servono a far incontrare fisicamente le persone – e di necessari inviti a ‘fare virtualmente, per il momento’ (questo l’appello di Whitney Wolfe Herd, fondatrice di Bumble), le piattaforme del settore hanno iniziato a proporre delle alternative.
I numeri, d’altronde, erano e continuano a essere piuttosto complicati e i titoli in borsa al ribasso (un’azione del colosso Match costava oltre 92 dollari a metà gennaio, oggi 63 dopo una lunga altalena). Raccontava l’Agi che per esempio per Tinder, l’app regina controllata proprio dal gruppo statunitense, dopo un ottimo inizio del 2020 ha ovviamente registrato una flessione a marzo, sia come download dell’app che come fatturato.
Fonte: Repubblica.it