Detrazioni fiscali 2018, conoscere quali sono e soprattutto come ottenerle

Ogni anno, tra marzo e luglio, i contribuenti italiani devono compilare la dichiarazione dei redditi. Sulla base di questa il fisco calcolerà quante tasse dovranno essere pagate. Oltre a dichiarare i redditi percepiti durante l’anno precedente, nella dichiarazione dei redditi si possono indicare tutte le spese detraibili e deducibili effettuate. Tali spese, anche se in maniera diversa, andranno a ridurre l’importo complessivo delle tasse. In questa guida saranno trattate in particolare le detrazioni fiscali.

 

COS’E’ L’IRPEF

detrazioni-fiscali_2L’imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) deve essere pagata dai lavoratori dipendenti, dai pensionati e dai lavoratori autonomi. I lavoratori dipendenti e i pensionati devono compilare il modello 730, mentre i lavoratori autonomi il Modello Redditi.

La dichiarazione dei redditi (modello 730 e modello Redditi) serve ai contribuenti per comunicare al fisco i redditi percepiti. Tenendo conto anche delle deduzioni e delle detrazioni fiscali, verrà poi determinato il reddito imponibile. Sul reddito imponibile verranno calcolate le tasse. La tassa che si paga in un certo anno (ad esempio il 2018) è quella sui redditi guadagnati nell’anno precedente.

Per i lavoratori dipendenti, che siano a tempo determinato o a tempo indeterminato, la tassa viene pagata alla fonte, e cioè prelevata dalla busta paga mensile. Per i pensionati il prelievo viene effettuato sull’assegno della pensione.

Chi risiede in Italia la paga le tasse sui redditi prodotti in Italia e su quelli prodotti all’estero. Chi non risiede in Italia li paga sui redditi prodotti in Italia.

 

GLI SCAGLIONI FISCALI PER IL 2018

Il sistema fiscale italiano è di tipo progressivo. Per determinare le tasse che un contribuente deve pagare, il reddito imponibile complessivo viene suddiviso in scaglioni e per ogni scaglione si paga un’aliquota (percentuale) diversa. Al crescere dello scaglione cresce anche l’aliquota.

Gli scaglioni di reddito previsti per il 2018, e le aliquote relative, sono i seguenti:

 

  • 23% per un reddito compreso tra 0 e 15mila euro (per la parte eccedente la cosiddetta “no tax area”, ossia un reddito imponibile non tassato);
  • 27% per lo scaglione di reddito compreso tra i 15mila e i 28mila euro;
  • 38% per lo scaglione di reddito compreso tra i 28mila e i 55mila euro;
  • 41% per lo scaglione di reddito compreso tra i 55mila e i 75mila euro;
  • 43% per la parte di reddito che eccede i 75mila euro.

 

Ad esempio: se una persona ha un reddito imponibile di 80mila euro, pagherà il 23% sulla parte di reddito che va dalla no tax area ai 15mila euro, il 27% sulla parte di reddito che va dai 15 ai 28mila euro, il 38% per quella che va da 28mila a 55mila, il 41% per quella che va da 55mila a 75mila e il 43% per la parte di reddito che va oltre il 75mila euro. Sulle tasse così calcolate vanno poi applicate le detrazioni fiscali.

Un sistema fiscale costruito in questo modo viene chiamato progressivo. La sua principale alternativa è il sistema proporzionale, anche chiamato flat tax o sistema ad aliquota unica. Trovate un approfondimento sulla flat tax a questo link.

 

DEDUZIONI E DETRAZIONI FISCALI

Le agevolazioni fiscali si dividono in due grandi categorie: le deduzioni e le detrazioni. Le detrazioni fiscali riducono l’imposta lorda. Vengono riconosciute per alcune spese, come le spese per la salute, per l’istruzione o per gli interessi sul mutuo della prima casa. E vi sono detrazioni legate alla condizione del contribuente, come essere lavoratore dipendente, pensionato o avere familiari a carico.

In alcuni casi le detrazioni fiscali vengono calcolate come percentuale della spesa sostenuta, fino a un massimo stabilito per il tipo di spesa. In altri, come nel caso delle detrazioni per figli a carico, si parte da una cifra prefissata che viene poi ricalcolata in base al reddito del dichiarante.

Alcuni tipi di detrazione, come quelle per lavoro dipendente, pensione o familiari a carico, diminuiscono al crescere del reddito.

Le deduzioni fiscali agiscono invece sul reddito imponibile, riducendolo. Anche in questo caso esistono per particolari tipi di spese o per condizioni del lavoratore che lo Stato decide di agevolare.

 

COS’E’ IL REDDITO IMPONIBILE

Per calcolare il reddito imponibile bisogna sottrarre ai redditi lordi le deduzioni fiscali. Tra le deduzioni più importanti ci sono le ritenute assistenziali e previdenziali. Vi sono poi altri oneri deducibili, come ad esempio gli assegni periodici al coniuge separato o divorziato, i contributi per la pensione complementare, i contributi alle organizzazioni non governative che operano nei paesi in via di sviluppo, le erogazioni liberali in favore di università o fondazioni universitarie. E l’abitazione principale, se concorre alla formazione dei redditi, in misura non superiore alla rendita catastale.

Una volta sottratte tutte queste spese dal reddito lordo annuo, avremo il reddito imponibile. Sul reddito imponibile verranno quindi applicate le aliquote Irpef, e calcolate le tasse da pagare.

 

NO TAX AREA

La “no tax area” è un livello di reddito entro il quale non si pagano tasse. E’ diversa per le diverse categorie di contribuenti. Per i lavoratori dipendenti è di circa 8.145 euro, per i pensionati è di circa 8.130 euro, per i lavoratori autonomi è di circa 4.800 euro. Non è stabilita in maniera univoca dalla legge perché dipende dalla somma di diverse detrazioni. E per questo posso verificarsi casi in cui la soglia risulta più alta, ad esempio sommando le detrazioni per lavoro dipendente e familiari a carico.

 

MODELLO 730 E MODELLO 730 PRECOMPILATO

Ma se per i lavoratori dipendenti e i pensionati le tasse vengono già pagate alla fonte, perché compilare una dichiarazione dei redditi?

Perché in questo modo il contribuente può rettificare sia il reddito imponibile che le tasse da pagare comunicando al fisco le spese che ha sostenuto nell’anno e che danno diritto a deduzioni e detrazioni fiscali. E altri eventuali redditi percepiti.

Per quanto riguarda il modello 730, ci sono due modi di presentarlo. Nella maniera tradizionale, tramite professionista abilitato o CAF, o utilizzando il modello 730 precompilato. Questa seconda modalità può essere seguita da soli tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.

 

SCADENZA 730 E MODELLO REDDITI

Il modello 730 precompilato è solitamente disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate nei primi giorni di marzo, ma non c’è una data precisa. E anche per chi vuole presentare il modello 730 tramite professionisti e CAF, questi ultimi iniziano di solito a elaborare i dati nello stesso periodo.

Per il 2018, le scadenze per la presentazione del Modello 730 sono:

 

  • 23 luglio per chi utilizza il 730 precompilato;
  • 9 luglio per chi presenta il 730 tramite Professionisti e CAF.

 

730 PRECOMPILATO: DA DOVE ARRIVANO I DATI

I dati che vanno a comporre il Modello 730 precompilato arrivano all’Agenzia delle entrate da diverse fonti. Dalle farmacie e dai medici per quanto riguarda le spese sanitarie, dalle banche per gli interessi sui mutui e dalle scuole per le spese scolastiche. O da altri soggetti incaricati della raccolta dei dati sulle spese detraibili e deducibili.

 

SE SERVONO MODELLI AGGIUNTIVI

Se avete più dati rispetto allo spazio (i così detti righi) che avete a disposizione nel modello, per comunicarli tutti al fisco dovete compilare altri 730. Li dovrete numerare progressivamente, usando la casella in alto a destra (Mod.N.), e indicare in ogni modulo che presentate il vostro codice fiscale.

Il totale dei modelli che volete presentare deve essere indicato nella casella in basso a sinistra nella quarta facciata del Modello “base” (N. modelli compilati).

 

QUADRO E: A COSA SERVE E COME E’ FATTO

Le detrazioni vanno indicate nel Quadro E, a sua volta composto di sei sezioni. In realtà non tutte le sezioni del Quadro E dedicate alle detrazioni fiscali, alcune servono a segnalare le spese deducibili. Abbiamo visto sopra che deduzioni e detrazioni non sono la stessa cosa. Le detrazioni per figli a carico vanno in prospetto ad esse dedicato, nella prima facciata del modello 730.

Vediamo in dettaglio le diverse sezioni e a cosa servono.

La sezione I è dedicata alle spese per cui spetta la detrazione del 19% e del 26%. Comprende i righi da E1 a E14.

La sezione II è invece dedicata alle deduzioni fiscali, e va dal rigo E21 al rigo E33.

La sezione III A, che va dai righi E41 a E43, serve a segnalare le spese di recupero del patrimonio edilizio e quelle per misure antisismiche.

Nella sezione III B vanno segnalati i dati catastali identificativi degli immobili per cui si può fruire di detrazione. Comprende i righi da E51 a

Nella sezione III C vanno segnalati i dati per la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili per l’arredo di immobili e IVA per acquisto abitazione classe A o B. Comprende i righi da E57 a E59.

La sezione IV, righi da E61 a E62, serve a segnalare le spese per cui spetta la detrazione d’imposta per gli interventi di risparmio energetico.

Nella sezione V vanno inseriti i dati per fruire delle detrazioni d’imposta per canoni di locazione. Comprende i righi E61 ed E62.

E nella sezione VI, righi da E81 a E83, vanno inseriti i dati per altre detrazioni di imposta, come ad esempio le spese per il mantenimento dei cani da guida.

 

DETRAZIONI FISCALI DEL 19%

Nella tabella che segue trovate le spese da inserire nel Quadro E per cui si ha il diritto a una detrazione del 19%. Vi trovate anche il rigo in cui va inserita e il codice che la identifica.

 

CODICEDESCRIZIONERIGO
1Spese sanitarieE1
2Spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esentiE2
3Spese sanitarie per persone con disabilitàE3
4Spese veicoli per persone con disabilitàE4
5Spese per l’acquisto di cani guidaE5
6Totale spese sanitarie per le quali è stata richiesta la rateizzazione nella precedente dichiarazioneE6
7Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione principaleE7
8Interessi per mutui ipotecari per acquisto altri immobilida E8 a E10
9Interessi per mutui contratti nel 1997 per recupero edilizio
10Interessi per mutui ipotecari per costruzione abitazione principale
11Interessi per prestiti o mutui agrari
12Spese per istruzione diverse da quelle universitarie
13Spese per istruzione universitaria
14Spese funebri
15Spese per addetti all’assistenza personale
16Spese per attività sportive per ragazzi (palestre, piscine e altre strutture sportive)
17Spese per intermediazione immobiliare
18Spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede
20Erogazioni liberali a favore delle popolazioni colpite da calamità pubbliche o eventi straordinari

 

CODICEDESCRIZIONERIGO
21Erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantisticheda E8 a E10
22Contributi associativi alle società di mutuo soccorso
23Erogazioni liberali a favore delle associazioni di promozione sociale
24Erogazioni liberali a favore della società di cultura Biennale di Venezia
25Spese relative a beni soggetti a regime vincolistico
26Erogazioni liberali per attività culturali ed artistiche
27Erogazioni liberali a favore di enti operanti nello spettacolo
28Erogazioni liberali a favore di fondazioni operanti nel settore musicale
29Spese veterinarie
30Spese sostenute per servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordi
31Erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado
32Spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico
33Spese per asili nido
35Erogazioni liberali al fondo per l’ammortamento di titoli di Stato
36Premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni
38Premi per assicurazioni per tutela delle persone con disabilità grave
39Premi per assicurazioni per rischio di non autosufficienza
99Altre spese detraibili

 

DETRAZIONI FISCALI DEL 26%

In questa tabella trovate le spese per cui si ha diritto alla detrazione del 26%. Anche in questo caso, oltre al tipo di spesa, trovate il rigo dove inserirla e il codice che la identifica.

CODICEDESCRIZIONERIGO
41Erogazioni liberali a favore delle Onlusda E8 a E10

 

CODICEDESCRIZIONERIGO
42Erogazioni liberali a favore dei partiti politici